Ogni giocatore dovrebbe dotarsi di una tessera

 

C’è fibrillazione sulla regolamentazione del gioco d’azzardo; in particolare ha “mosso le acque”, e non poco, la recente dichiarazione del premier Renzi circa l’abolizione delle slot nei locali pubblici.

Su questo tema diverse interviste ci sono state richieste per esprimere la posizione di “Vinciamo il gioco”; tra esse riproponiamo questa che presenta anche la nostra proposta di un “card del giocatore”.

Giornalista: Giuseppe Picciano

 

Recentemente vi siete fatti promotori di un’interessante proposta: ogni giocatore dovrebbe dotarsi di una tessera. In che cosa consiste precisamente?

L’obiettivo è quello di limitare nel tempo frequenza ed entità delle giocate attraverso l’uso di una tessera personale richiesta da colui che intimamente sente il bisogno di mettere un freno al proprio vizio. Si tratta di un individuo che nei momenti di lucidità è in grado di determinare la soglia economica delle proprie giocate, che andranno scansionate in un tempo sempre più lungo.

A quale tipo di tessera pensate?

Non quella sanitaria perché contiene informazioni delicate, una tessera che potrebbe essere rilasciata dalla Sogei, la società che gestisce per conto della Stato il Sistema informativo della fiscalità. Tutti i gestori delle sale scommesse e i tabaccai all’atto della giocate avrebbero l’obbligo di richiedere la tessera che con la quale registrare in tempo reale numero di giocate e importo speso, esaurendo così il bonus giornaliero o periodico del titolare. Gli esercenti dovrebbero essere soggetti a multe particolarmente salate se permettessero giocate non registrate. Con questo sistema sarebbe possibile innescare nell’individuo un processo di auto-esclusione in modo che egli stesso si sentisse sempre più lontano da quel mondo.

E con il gioco on line come la mettiamo?

Con una piattaforma italiana si potrebbe accedere con un codice di accesso presente sulla tessera, con i siti stranieri sarebbe più complicato. Tuttavia è fondamentale cominciare in qualche modo per limitare il fenomeno.

Avete messo su carta la vostra proposta?

La stiamo elaborando, ma il problema è farci ascoltare. Da settimane siamo in attesa di incontrare l’assessore competente della Regione Lombardia, così come imbastire un proficuo discorso con l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo, a cui aderiscono decine di soggetti tra istituzionali e privati. La battaglia è lunga, ma non ci perdiamo d’animo.

 

Fonte: La Discussione