Com’era prevedibile, la scure del lockdown per il contenimento del COVID-19 ha prodotto effetti importanti sul mondo delle scommesse e del gioco italiani. Un primo dato è la crescita, giocoforza, dell’online, stimabile intorno al 25 percento nei primi sei mesi di questo travagliato 2020.
Scenario a due facce per il settore del gioco d’azzardo nei primi 6 mesi del 2020; cresce l’online (poker, casinò games e bingo) mentre le scommesse in agenzia registrano un crollo pesantissimo.
A sostenere questo trend è l’andamento del poker con un +76 percento di spesa per quello a torneo e un +52 percento per il cash, dei casinò games a +36 percento sul 2019 e del bingo, attestato sul +57 percento sempre nel confronto col medesimo periodo dell’ anno precedente.
Tenendo per buone queste cifre, si può affermare che il “gioco a distanza” nel suo complesso è riuscito a “tenere”, perdendo solo poco più del 3 percento della spesa, se confrontata a quella del 2019, attestandosi intorno agli 1,4 miliardi di euro.
Profondo rosso, ed era ampiamente prevedibile, per il comparto delle scommesse in agenzia che per lo stesso periodo fanno registrare un crollo di oltre il 44 percento, con poco più di 300 milioni di euro di spesa dei giocatori, rispetto agli oltre 600 dello stesso semestre del 2019. Una debacle su tutta la linea, dal betting sportivo a quello sulle corse ippiche, ovviamente a causa della sospensione di tutte le competizioni previste di norma nello stesso periodo dell’anno e, ovviamente, dell’impossibilità di recarvisi durante il periodo di chiusura.
Il commento di VIG
Quali considerazioni fare stando dalla parte di chi, come “Vinciamo il gioco”, l’industria dell’azzardo non la considera nei suoi aspetti “aziendali, produttivi, occupazionali” ma negli effetti sul rischio di problematicità e dipendenza ?
Come spesso avviene ci si trova di fronte alle classiche due facce.
La prima sicuramente positiva, ossia, se le quantità di giocato sono diminuite, di certo è stata alimentata meno la compulsività e, chissà, qualche individuo è riuscito a sostituire il gioco d’azzardo con qualche pratica più salubre per la psiche, per il corpo e per il … portafoglio.
La seconda è assai preoccupante, ossia, il trend verso il gioco online è stato probabilmente sostenuto anche grazie all’ acquisizione di “nuovi clienti” che, per noia o curiosità, vi ci sono entrati. Quanti di questi nuovi avventori sono rimasti impigliati nelle maglie seducenti di quelle proposte di gioco ?E questo senza dimenticare che il gioco online è, per via della quasi totale assenza di un controllo sociale fisico (parenti, genitori, compagni, amici) il più pericoloso per additività